NewsRidurre l’effetto deriva dei fitofarmaci grazie alle Siepi campestri

7 Gennaio 2025by piante-forestali

Le siepi campestri nelle aree agricole e naturali sono una risorsa vitale per mammiferi, uccelli e specie di insetti.
Oltre ad essere un habitat importante di per sé, fungono da corridoi ecologici per la fauna selvatica consentendo la dispersione tra habitat isolati.
Le siepi campestri vengono realizzate con piante di specie autoctona, alberi ed arbusti, coerenti con le caratteristiche edafiche ed ecologiche del territorio, privilegiando cenosi miste anche per potenziare l’azione di rimozione degli inquinanti atmosferici.

Le siepi campestri sono anche un importante mezzo di mitigazione della deriva, il fenomeno che si verifica nel momento in cui viene eseguito un trattamento fitosanitario ad una coltura.  La “deriva” consiste nella dispersione aerea delle particelle di miscela di prodotto fitosanitario che non raggiungono il bersaglio, rappresentato dalla coltura da trattare o dall’infestante da eliminare e che si diffondono nell’ambiente circostante.

La deriva può essere un problema non da poco: in assenza di ostacoli può espandersi per 12-15 m, raggiungendo gli insetti utili presenti nelle colture adiacenti o aree non coltivate e corsi d’acqua. La presenza di barriere a sviluppo verticale all’interno delle aree di rispetto, come ad esempio una siepe campestre costituita da alberi ed arbusti, costituisce un efficace sistema di intercettazione della deriva.

L’azione delle siepi campestri nella riduzione della deriva è duplice:
tamponano la quantità di fitofarmaco che va fuori bersaglio, diventando esse stesse il bersaglio secondario, al posto di altre piante;
fungono da scudo per l’azione del vento, che ridotta una volta passata attraverso la parete vegetale, riesce a deviare una minore quantità di fitofarmaco.

Il livello di abbattimento della deriva è in relazione alla porosità ottica della siepe (fittezza). Per questo per la realizzazione di siepi campestri con funzione di contenimento della deriva è importante utilizzare specie che possano garantire una buona porosità ottica già all’epoca dei primi trattamenti, cioè con precocità di emissione delle foglie all’inizio della primavera.

Anche l’altezza della siepe è importante e deve essere in relazione all’altezza delle colture che vengono trattate: può quindi essere utile che la siepe campestre sia composta sia da alberi che da arbusti.

Piantagione di una siepe campestre costituita da alberi e arbusti

Vuoi realizzare una siepe campestre?

Le nostre piante forestali sono adatte alla realizzazione di siepi campestri e altri interventi di rinaturalizzazione, agroforestazione, forestazione e ingegneria naturalistica.

Il nostro team tecnico è a disposizione per supporto nella scelta delle varietà e per indicazioni su utilizzo e modalità di piantagione e cura post impianto.

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